Il Senato sta ancora esaminando il testo di legge approvato dalla Camera dei Deputati nella seduta del 24 settembre 2014 volto a modificare la disciplina relativa all’attribuzione del cognome ai figli.
Come è noto, attualmente i figli nati in costanza di matrimonio o, fuori del matrimonio, riconosciuti assumono il cognome del padre, il provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati modifica tale disciplina prevedendo la possibilità di attribuire ai figli anche il cognome della madre (ricordiamo a tal proposito le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo).
Secondo la legge ora all’esame del Senato ai figli nati in costanza di matrimonio potrà essere attribuito il cognome del padre o quello della madre o entrambi nell’ordine che i genitori vorranno. Qualora essi non fossero d’accordo sull’ordine dei cognomi, questi verranno attribuiti in ordina alfabetico. I figli che verranno registrati all’anagrafe dopo il primo dovranno assumere lo stesso cognome del primo. La stessa disciplina sarà prevista per i figli nati fuori del matrimonio e riconosciuti da entrambi i genitori.
Qualora il figlio nato fuori del matrimonio sia riconosciuto da un genitore prima e poi dall’altro, assumerà il cognome del genitore che lo avrà riconosciuto per primo e, all’atto del secondo riconoscimento aggiungerà al primo cognome quello dell’altro genitore solo con il consenso del genitore che lo aveva riconosciuto per primo e del figlio che abbia almeno 14 anni.
Ad ogni modo, quanto sopra è, per ora, legge a metà non essendo stata ancora votata dal Senato della Repubblica, pertanto, sull’argomento, ci aggiorniamo.